29 marzo 2009

Spaghetti saltati al profumo di limone


Finalmente un piatto salato!!
Questa ricetta mi è piaciuta tantissimo. Molto adatta alla primavera, fresca e colorata! La fonte è il corso di cucina base della Sana Gola, dove però abbiamo utilizzato lo stesso procedimento usando il riso integrale.
Anche oggi è una giornata uggiosa percui vi consiglio di provarla per ravvivare l'umore!

Ingredienti:
300 gr spaghetti integrali
1 carota tagliata a fiammifero
1 porro tagliato a rondelle
1/2 tazza di piselli
2 C olio e.v.o. (anche di sesamo ci sta benissimo)
buccia grattuggiata di un limone bio
sale q.b.
acqua q.b.

Cuocete normalmente gli spaghetti aggiungendovi i piselli.
In una padella capiente saltate le vedure per 10 minuti facendo attenzione che non brucino. Salate, coprite e lasciate andare sul fuoco qualche minuto.
Scolate pasta e piselli, uniteli alle verdure e saltate insieme per un paio di minuti. Aggiustate eventualmente con un pò di shoyu e aggiungete la buccia del limone. Mescolate ben bene e servite tiepido.
E' semplice ma d'effetto e il limone dà un tocco particolare. Per i più audaci, si può sostituire il limone con del succo di zenzero. Lo grattuggiate e poi lo schiacciate tra le dita: ne scenderà un succo molto saporito e piccante!

28 marzo 2009

Biscotti "americani" con crema di arachidi


E' arrivata la primavera, in un modo o nell'altro...ed è giunta l'ora di diminuire gradualmente i cibi prettamente invernali, così come le cotture forti. E' anche vero però che al cambio di stagione il mio senso pratico mi suggerisce prima di tutto di far fuori il vecchio e poi rinnovare la dispensa..e allora avevo un barattolo di crema di arachidi abbandonata in frigo da tempo, un pò di farina da fare fuori, il fondo del barattolo del succo d'agave...e una ricetta di Martin Halsey è piombata come un fulmine a ciel sereno! (bè, oggi mica tanto sereno...)
Sono biscotti semplici ma molto buoni, un pò grassi ovviamente...lo sentirete già durante la fase di impasto...ma fateli assaggiare ai cari e il problema si risolve, uno per uno non fa male a nessuno!! =)
A breve vi farò il resoconto del corso base che sto seguendo alla Sana Gola (con tanto di disavventure per raggiungere la sede della scuola) e poi OVVIAMENTE sta arrivando anche il menu della prima lezione del secondo corso di cucina di Fibra! Seguiteci!!!

Ingredienti:
3 Tazza farina tipo 2
1 vasetto di crema di arachidi (io ne avevo meno, ho usato quello che c'era!)
2 cucchiai di olio di mais
3 cucchiai di succo d'agave
2 cm di bacca di vaniglia (quella lunga per intenderci, non le bacche tonde)
1 pizzico di sale
1 pizzico di cremor tartaro o bicarbonato

Preparazione:
Emulsionate bene la crema di arachidi con il succo d'agave, l'olio e la vaniglia. Aggiungete la farina pian piano e anche il sale fino ad ottenere un impasto morbido. Io mi sono aiutata con un pò di succo di mela perchè non riuscivo ad impastare il tutto, potete usare anche acqua o latte veg.
Stendete la pasta dello spessore di circa 1cm e ritagliate i biscotti nella forma desiderata. Disponeteli su una teglia con carta da forno e infornate a 170° per 10-15 minuti. State attenti perchè si bruciano in fretta...ammetto che qualcuno mi è passato un pò di cottura!
Potete decorarli con dei fiocchi di cereali del cacao! ...e buon appetito!

20 marzo 2009

Torta capovolta di frutta - senza lievito


Dolci, dolci, dolci! E siamo pure in Quaresima! Non ce n'è, è un periodo che vede più bassi che alti...e i dolci in queste situazioni aiutano non poco! Cercando di non pasticciare troppo, vi propongo una ricetta anche stavolta ricca di frutta che riesce a colpo sicuro. L'ho fatta la scorsa settimana per alcuni amici e ce la siamo mangiata tutta...eravamo solo in quattro però! Io ho messo le mele, l'ho provata anche con le pere ed è ottima...il prossimo tentativo sarà con le pesche quando sarà il momento! Vi consiglio davvero di provarla perchè è una bomba!

Ingredienti:
4 mele o pere;
1 cucchiaio di marsala (facoltativo, potete sostituirlo con succo di mela)
150 gr farina semintegrale
70 gr farina di mandorle
100 ml olio di mais
3 cucchiai di malto o sciroppo d'agave
latte vegetale o succo di mela q.b. per amalgamare
1 manciata di uvette
pizzico di sale
1 cucchiaino di cannella
scorza grattuggiata di un limone bio

Preparazione:
Tagliate le mele a fettine molto sottili e disponetele su una teglia rivestita con carta da forno. Irrorate le mele con del marsala o del succo di mela.
Preparate due ciotole: in una unirete gli ingredienti secchi ovvero le farine, la cannella, il sale, la scorza del limone, le uvette. Nell'altra metterete l'olio e il malto, mescolandoli e cercando di emulsionarli.
Unite il contenuto delle due ciotole aiutandovi con del latte vegetale o succo di mela. Dovete ottenere un impasto liquido, quasi come quello delle crepes.
Versate quindi l'impasto sulle mele, livellatelo bene con un cucchiaio bagnato altrimenti si sposteranno anche le mele dal fondo.
Cuocete 30-40 minuti a 180°. Una volta cotta la torta, con molta attenzione capovolgetela su un piatto o una gratella e togliete delicatamente la carta da forno. Potete metterci sopra, a piacimento, del cacao o del cioccolato grattuggiato che si scioglierà all'istante!!! Approvata da tutti!

14 marzo 2009

Fagotti di mele in crosta


E rieccomi qui, sola soletta per un paio di settimane, a postare finalmente una nuova ricetta! Presto il corso ricomincerà e non vedo l'ora, ma nel frattempo non voglio assolutamente lasciare qui il blog a fare la muffa! Percui oggi ricettina dolce ma leggera, ottima per chi segue un periodo di depurazione pre Pasquale (non oso pensare a quanto cioccolato mi papperò...eheheh!!).
Ho deciso finalmente di iniziare il corso di cucina alla Sana Gola, per concretizzare un pò questa passione che ho ormai da tempo. Sono stata titubante per lungo tempo (vuoi per il tempo che manca sempre, vuoi per la spesa che non è indifferente!) e forse lo sono ancora un pò adesso; scriverlo qui sicuramente mi aiuta ad ufficializzare la cosa! E' fatta, ormai non posso più tirarmi indietro! Seguiranno poi ulteriori sviluppi, intanto godetevi queste mele al forno golosissime!

Ingredienti:

150 gr farina semintegrale
1 manciata di fiocchi d'avena
1 cucchiaio di sciroppo d'agave (o malto)
2 cucchiai di olio
1 pizzico di sale
latte di riso o succo di mela q.b.

4 mele sbucciate e "detorsolate"
sciroppo d'agave q.b.
1 manciata di uvette
4 quadratini di cioccolato fondente
cannella
cacao

preparate le mele ponendo al loro interno (dove prima c'era il torsolo) un pò di uvette, un quadratino di cioccolato e una goccia di sciroppo d'agave.
Cospargetele poi di cannella e mettetele da parte.

Preparate la pasta: mescolate prima farina, fiocchi d'avena e sale. Aggiungete l'olio e "sbriciolatelo" ben bene con la farina.
Aggiungete poi lo sciroppo d'agave (a me piacciono anche gli impasti poco dolci, per uno piu dolce raddoppiate le quantità di sciroppo o malto).
Aiutandovi con del succo di mela o del latte di riso, impastate il tutto. Il risultato deve essere una sorta di sfoglia morbida. Tenetela
piuttosto asciutta poichè va stesa col mattarello il più sottile possibile (al massimo un paio di millimetri).
Con la sfoglia stesa, tagliatene quattro quadrati (o forme a piacere!) e usatele per avvolgere le mele. La mia era una prova percui
l'estetica non è il massimo, ma si possono fare dei bellissimi fagottini con il ciuffetto in alto usando un pò di pasta in più!
Fate aderire bene la pasta in modo da non lasciare parti di mela scoperte, per questo aiutatevi bagnando la pasta.
Con uno stuzzicadenti fate qualche forellino che impedirà all'impasto di gonfiarsi in cottura.
Infornate per 20-25 minuti a 180° poi spolverate a piacere con del cacao amaro.
Sono ottime sia tiepide che fredde, che scorpacciata!!!

7 marzo 2009

QUINTA ED ULTIMA PUNTATA



Sigh... sob... siamo mestamente arrivati all'ultimo resoconto del primo corso!
......tristezza..!
Come ultimo menù abbiamo cercato di accontentare il palato di tutti e abbiamo proposto un menù vegan sì, ma con qualche 'normalizzazione' degli ingredienti, mettendo in un angolo, per una sera, la cara buona macrobiotica: a grande richiesta abbiamo saltato gli spaghettini di riso e abbiamo confezionato i tartufini al cacao con gusti assortiti!!

SPAGHETTINI DI RISO SALTATI (dose per 15 affamati, poi regolatevi voi...)



Ingredienti:
800 gr spaghettini di riso (o soia);
una cipolla o un porro compresa la parte verde;
un peperone;
un sedano rapa;
tre zucchine;
tre carote;
un broccoletto;
germogli di soia;
funghi essiccati;
prezzemolo;
olio di sesamo;
shoyu q.b.;
zenzero fresco;
sesamo tostato;

Preparazione:
Fate cuocere gli spaghettini per qualche minuto (quando il tempo non è indicato sulla confezione contate 4/5 minuti circa) in abbondante acqua salata, scolate e raffreddate sotto il rubinetto con acqua fredda: questo serve per sciacquare l'amido e non far incollare gli spaghettini, oltre ad evitare che passino di cottura... appiccicosi e scotti sono schifosissimi!! Ovviamente non è indispensabile fare tutta quanta la confezione, specie se vivete da soli o in due, ma non tutte le confezioni son pensate in modo intelligente e spesso purtroppo non contengono "matassine" già porzionate: non
è un'impresa tanto facile dividere gli spaghettini da crudi senza
1)dire almeno tre parolacce al secondo
2)continuare a dirle fino a quando li avrete digeriti
3)ripeterle tutte con lo spelling mentre cercherete di eliminare frammenti di spaghettini da tutta quanta la casa...

In una padella larga o meglio ancora in un wok, fate imbiondire la cipolla o il porro (io ci metto anche la cannella... ma -è Greta che scrive- non tutti la amano nella versione salata) e poi aggiungete a ruota le altre verdure, prima quelle che cuociono in più tempo come carote e sedano rapa, poi man mano tutte le altre: in tutto dovete saltare per una decina di minuti affinchè rimangano
croccantine e non molliccie. Saltate nella padella gli spaghettini, e se vi piacciono metteteci dello zenzero fresco grattugiato e spolverate il sesamo tostato; noi abbiamo optato per due padellone, una
con le aggiunte e una senza. In entrambi i casi, comunque, va aggiunta la salsa di soia (il tamari è un po' troppo forte, meglio lo shoyu, ma se avete il tamari va bene lo stesso... diluitelo con poca acqua altrimenti rischiate di mangiarvi spaghettini salatissimi!).
NOTA: segnaliamo che prima del lancio delle due matasse da 400 gr l'una nell'acqua c'è stato un summit intorno al fornello: la teoria in questione era la quantità esagerata degli spaghettini... "ma no, son troppi"... "ma quanti ne facciamo!??"... "secondo me avanzano..." e via di seguito.
La riunione meditativa è scemata in un brusio rilassato dopo aver proposto le confezioni da asporto per il pranzo del giorno successivo…Morale della favola: non è avanzato neanche uno spaghettino!!





TARTUFINI AL CACAO


Beh, un dolcino un po' cioccolatoso ci stava alla fine del nostro corso e così ci siamo rifornite di cacao e robine varie da impastare insieme!! Il nostro caro Senso Pratico ha cacciato quello Teorico, per una volta, e ha fatto finta che il cacao non fosse troppo yin, che lo zucchero nemmeno e che facesse bene... noi tre sembravamo Juliette Binoche, mancava solo Johnny Depp!! (senza nulla togliere ai maschietti del corso, scusateci Ettore e Lorenzo!)...

Ingredienti per un vassoio di tartufini:
Una confezione di cacao bio amaro (noi abbiamo scelto quello del commercio equo e solidale, ma il sapore è fin troppo aromatico e tende a coprire troppo gli altri ingredienti);
Un sacchetto di zucchero di canna grezzo equo;
Un'arancia, scorza grattugiata e succo;
Latte di soia q.b.;
Nocciole tostate;
Cannella;
Pistacchi tostati e tritati;
Pangrattato;

Preparazione:
In una terrina mettete il cacao e la quantità di zucchero che vi piace, noi ne abbiamo messo pochino per evitare un indice glicemico alle stelle, ma de gustibus...aggiungete poi il latte di soia e gli aromi che vi piacciono di più; ci siamo divisi in tre gruppi di lavoro e abbiamo confezionato tre gusti assortiti di tartufini: arancia e cannella (qui anzichè il latte di soia abbiamo usato la
spremuta d'arancia), scorzette e pistacchi, nocciola tostata all'interno e granella all'esterno. Il procedimento è il seguente: alla parte "secca" (cacao,zucchero e ingredienti a scelta) man mano si aggiunge un liquido fino ad ottenere una consistenza che ricordi quella di uno sciroppo denso, poi si "asciuga" il tutto aggiungendo, poco alla volta (pena consistenza modello cemento armato), il pangrattato come legante. Si fanno col composto delle palline, volendo con all'interno
una nocciola tostata o un pistacchio, che farete rotolare in un piattino in cui avete messo o cacao, o nocciole tritate, o pistacchi... ma nessuno impedisce mandorle, pinoli o semini vari!
Beh...buona scorpacciata peccaminosa!!





Siamo allora giunti proprio alla fine? Non esattamente!! Il 23 Marzo inizierà il secondo corso,
con nuovi "alunni" e tante altre ricettine strabilianti!!!
See you soon!

1 marzo 2009

Corso di cucina - Quarta "nippo" puntata!


Carnevale? Voglia di vacanza e di mete lontane? Follia pura?
Il trio fornellesco opta per la terza... !
Mah, le cose sono andate più o meno così... durante laterza puntata, tostando le nori, è stato citato il sushi e al solo nome si son drizzate le antennine dei nostri corsisti del cuore, e così abbiam pensato: e sushi sia! Al che, ideona! Già che ci siamo, puntata di cucina giapponese/macrobiotica! Beh, detto fatto... è bastato un rapido scambio di sms Domenica pomeriggio fra noi tre e nel giro di 10 minuti abbamo trovato i kimono (grazie zia Bruna e papà di Vale!) e non solo...c'è chi è arrivata con trucco preciso e bacchette in testa, chi con calzine bianche ed infradito sfidando il freddo polare di Vimercate alle otto di sera, chi ha appeso la fila di simil-bandierine sopra il fornello per simulare una trattoria giappo...comunque, se pensate di leggere come tagliare il pesce crudo da "manuale samurai", cambiate blog senza che noi tre vegane ci si offenda...ma, credeteci, pur senza pesce il risultato è stato spettacolare!!! Contrariamente alle puntate precedenti, questa volta qualche parolina in più la si deve scrivere, il Senso Pratico sposa per qualche riga Quello Teorico, perchè ci sono ricette troppo importanti per non essere spiegate, tipo quella della...

...ZUPPA DI MISO!!
Ogni promessa è debito e le paroline saranno poche sul serio: la zuppa di miso è la ciotolina che ogni giapponese ha di fronte prima di iniziare ogni pasto, perchè, come prima cosa, aiuta a digerire tutte le portate a seguire. E' energizzante, riscaldante, enzimatica, alcalinizzante e remineralizzante; migliora le difese immunitarie rafforzando la flora batterica intestinale, è buona... manca solo che vi lavi i piatti a fine pasto e che vada a pagarvi le bollette in posta!! Beh, questa Magia è merito della sinergia di ingredienti che sono poeticamente assemblati con sapienza macrobiotica: qualcosa che cresce nel mare (alghe), qualcosa che si espande verso l'alto - yin (foglie verdi o broccoletti), qualcosa che si concentra verso il basso - yang (una radice), cipolla o cipollotto compresa la parte verde e infine miso. Anche sul miso diremo un paio di cosucce: è FONDAMENTALMENTE (nota di Greta "il maiuscolo è un omaggio al nostro cameramen del Lunedì sera, che mi prende in giro per tutte le volte che lo dico...sono Greta, fondamentalmente!!") una pasta fermentata a base di sale, fagioli di soia e cereali. Quella senza cereali è la più proteica e forte, ma ha un'energia così potente da sconsigliarne l'uso quotidiano se non in periodi di convalescenza; gli altri tipi, quello di riso e quello d'orzo per citare i più comuni, sono invece adatti per ogni giorno e per tutte le stagioni. Noi abbiamo usato quello di riso per la zuppa e l'hatchomiso (quello più forte) per la ricetta successiva.

INGREDIENTI per 4 persone:
15-20 cm alga wakame;
un paio di carote o altre radici;
un broccoletto o un mazzo di foglie verdi tipo insalata;
una cipolla;
un mazzetto di prezzemolo (facoltativo);
6 tazze di acqua;
un cucchiaio di miso a testa (ma dipende dalla marca e dalla fermentazione, anche meno se è molto salato);

Preparazione:
Mettete le alghe a bagno per qualche minuto, giusto il tempo di riempire d'acqua una casseruola -meglio se di acciaio- e portatela ad ebollizione. Strizzate e sciacquate le wakame e tagliatele in striscioline, per poi buttarle nell'acqua bollente. Intanto tagliate cipolle/cipollotto e carote a rondelle, e dopo aver fatto cuocere le alghe per almeno 5 minuti, unite le verdure a rondelle e cuocete per altrettanti minuti. Nel frattempo mondate e lavate i broccoletti, che dovranno essere uniti e cotti anch'essi per qualche minuto, restando croccanti: in tutto avete fatto bollire il brodo per 15 minuti circa. Adesso è il turno del re della zuppa, il miso, che avrete messo in una ciotolina e stemperato con un paio di cucchiai del brodo che avete in pentola. Unite il miso stemperato abbassando al minimo la fiamma: deve sobbollire per un paio di minuti, mai bollire! Altrimenti le sue magiche proprietà se ne vanno! Adesso la zuppa è pronta, da guarnire con foglioline verdi fresche e sminuzzate come il prezzemolo o l'erba cipollina.
NOTA: le dosi sono abbastanza soggettive, a qualcuno piace più asciutta, ad altri più brodosa... l'importante è la scelta degli ingredienti, unita alla loro cottura. Se volete prepararvene una pentolata che possa bastare per una settimana, abbiate solo l'accorgimento di aggiungere il miso volta per volta, tenendo comunque conto del fatto che più una zuppa è fresca più è sana e curativa, ma si cerca di fare quel che si può!






SOBA DI SARACENO IN BRODO:
Per questa ricetta, inventata apposta per l'occasione, abbiamo viaggiato molto tra fantasia, dispense, ricordi di ristoranti orientali e negozi di alimenti etnici... ma posson bastare un supermercato e un fruttivendolo!

INGREDIENTI per 4:
brodo di wakame con verdure (traduzione: zuppa di miso avanzata, ma va bene qualsiasi brodo, basta che ci siano le wakame, altrimenti non è una nippo zuppa inventata!);
un terzo di sedano rapa;
un paio di topinambur;
un etto circa di soba di saraceno (sostituibili con noodleso spaghettini di riso o soia);
Hatcho miso;
una manciata di radici di loto;
un paio di shiitake;
olio di sesamo per soffriggere;
prezzemolo fresco;
un cucchiaio di mirin (facoltativo);

PREPARAZIONE:
Mettete a bagno i funghi shiitake (Senso Teorico: sono anticancerogeni e depurativi, sciolgono i depositi di grasso, aumentano le difese immunitarie e stirano le camicie.. :D) e le radici di loto (sciolgono i depositi di muco). In una pentola fate soffriggere per qualche minuto nell'olio di sesamo il sedano rapa e il topinambur tagliati a dadini, poi aggiungete il mirin per donare un po' di saporino agrodolce e subito dopo il brodo di alghe e verdure. Unite i funghi e le radici di loto e fate cuocere per una decina di minuti. Alla fine buttate la soba, che deve sobbollire per 4 o 5 minuti, non di più perchè altrimenti scuoce. Spolverate con il prezzemolo fresco e servite nelle ciotoline con tanto di bacchette!!!






VEGANSUSHI


Ingredienti per 4 persone:
5 fogli di nori tostata (vedi terza puntata);
mezzo chilo circa di riso tondo;
4 cucchiai di malto di riso;
una spruzzata di mirin;
quattro cucchiai di aceto di riso;
una presa di sale m.i.;
un panetto di tofu affumicato;
un avocado tagliato in spicchi piccoli;
una zucchina tagliata in 6 spicchi;
una carota tagliata in 4 spicchi;
polvere di wasabi;
sesamo tostato (facoltativo);
shoyu;

PREPARAZIONE:
La nostra deontologia alimentare vorrebbe il riso sempre integrale, ma per il sushi un'eccezione la si fa volentieri! Il riso deve essere corto, dal chicco il più tondo possibile; fatelo cuocere in acqua appena salata, che sia circa il doppio del volume del riso (ma ogni riso si comporta un po' a modo suo...); alla fine il riso deve essere al dente ma ben cotto e l'acqua evaporata. Direttamente nella pentola, mettete mirin, aceto e malto e mantecate: il segreto sta nel condimento agrodolce che 'incolla' i chicchi di riso permettendo di arrotolarlo con facilità. Normalmente si usa lo zucchero, fino a 5 cucchiai per questa quantità di riso, ma noi lo zucchero non lo amiamo molto...il riso deve poi essere tolto dalla pentola e 'allargato' su dei piatti piani, affinchè si raffreddi in fretta senza che la cottura continui: il sushi col riso troppo cotto è di plastica e disgustoso! Quando il riso è freddo si può iniziare con la composizione! Appoggiate al piano di lavoro la parte più lucida del foglio di nori tostato; disponete un paio di cucchiaiate di riso sulla nori, lasciando un paio di cm di spazio vuoto verso di voi, e 5 cm all'altra estremità. In mezzo al riso, ben schiacciato in modo uniforme affinchè ricopra ben bene tutta la larghezza dell'alga, mettete gli ingredienti: carote e zucchine cotte al vapore, avocado (ben maturo altrimenti è durissimo e dal fantastico sapore di niente) e tofu affumicato a listarelle. Dovete riempire la larghezza della nori. Partendo dalla parte più vicina a voi, arrotolate pian pianino il foglio di nori fino a quando non otterrete un cilindro, che si sigillerà in un attimo inumidendo gli ultimi due cm di alga... voilà! Il maki sushi è pronto da tagliare in 6 rotolini, con una lama dritta e affilatissima partendo dal centro: prima a metà, poi in tre pezzi ciascuna metà! Se rimangono dubbi sulla fase di arrotolamento... andate su youtube, ci sono mille filmati che sicuramente chiariscono le idee. I maki son pronti da mangiare, intinti nel shoyu e arricchiti con la pasta di wasabi che però non piace tutti e con cui bisogna andarci piano... è più piccante di unpeperoncino calabrese!







CREMA DOLCE DI AZUKI

Anche per il dolce ci siamo affidate alla tavola di mimì aiuara, Sailor Moon, kiss me Licia e Marrabbio, Daitarn... e dato che per noi la cultura ha un certo peso, sveliamo questo segreto: mila azuki si chiama così perchè gli azuki sono i fagioli di soia rossa, tanto che nella traduzione italiana veniva chiamata 'pel di carota'... eh?? Che chicca!! Anticipiamo che se per noi tre gheishe è una delle cose più buone dell'universo, chi non è abituato a questi salubri cremosi dolci/non dolci rimane un po' scettico, proprio come i nostri ragazzi del Lunedì, ma se spesso non è amore al primo assaggio, dal secondo si diventa dipendenti! :DDD

Per la ricetta rimandiamo a quella già presente sul blog, la raggiungete cliccando QUI. Come variante noi abbiamo messo granella di nocciole come guarnizione, un pizzico di cannella e abbiamo "tagliato" il malto con del miele, per aiutare i ragazzi ad apprezzare il sapore poco dolce!



Nella prossima puntata:
spaghettini thai
tartufini al cacao