17 dicembre 2010

La sfoglia in versione salata: torta al radicchio e tofu affumicato


La pasta sfoglia che vi ho proposto nella ricetta della Apple Pie è perfetta anche per il salato, sia per sfogliatine piccole che per le torte.
Io ho provato questa ricetta con tofu e radicchio che mi ha suggerito la mia carissima socia, la Cuoca Mattarella (a brevissimo il sito www.cuocamattarella.it) ed è venuta buonissima...la riproporrò a Natale!

l'impasto è sempre il solito, ma dato che repetita iuvant...eccovelo!

Per la sfoglia
300 gr farina tipo 2
90 ml olio di mais o e.v.o.
2 prese di sale
1 cucchiaino di curcuma
poca acqua ghiacciata

Per il ripieno:
2 cespi di radicchio
1 panetto di tofu affumicato
200 ml di latte di soia o yogurt di soia
2 cuchiai di olio e.v.o. per il radicchio e altri 2 per il tofu
50 gr mandorle tritate
sale
tamari o shoyu

Preparazione:
Mescolate farina, curcuma e sale. Aggiungete l'olio e sfarinate bene bene con le mani. Vedrete subito che la curcuma a contatto con l'olio mette in risalto tutto il suo colore.
Aggiungete quindi poca acqua ghiacciata fino ad ottenere un impasto che sta insieme. Cercate di lavorarlo poco poco e soprattutto di non scaldarlo con le mani. Di questi tempi per me è pressochè impossibile dato che le mie mani son perennemente gelate, anche ora mentre scrivo!
Mettete l'impasto a riposare in frigo per almeno mezz'ora.
Tagliate ora il radicchio a listarelle, lavatelo bene e appassitelo in 2 cucchiai di olio e sale. Lasciate raffreddare.
A parte frullate il tofu affumicato con il latte di soia o yogurt, 2 cucchiai di olio, e un cucchiaio di shoyu.
Accendete il forno a 180°.
Stendete la sfoglia il piu sottile possibile e disponete all'interno il radicchio raffreddato.
Sopra stendete la crema ottenuta frullando il tofu e guarnite la torta con le mandorle triturate.
Infornate così per 30-35 minuti finchè la sfoglia non sarà dorata!
GNAM!!!

Buon Natale!!!

10 dicembre 2010

Apple pie, nuova versione di sfoglia



Una nuova ricetta per la sfoglia vegana.
E' un pò più grassa, lo ammetto...però se si deve fare una torta meglio farla per bene!
Ringrazio Serena per questa ricetta, l'ho imparata facendo assistenza con lei alla Sana Gola! E' una sfoglia che si avvicina un pò a quelle che si trovano nei supermercati, nel senso che ha un aspetto che si "sfoglia" appunto, sembra che abbia diversi strati.
Eppure gli ingredienti sono sempre gli stessi: farina, olio e acqua. Aggiungo un pizzico di sale. L'importanza della buona riuscita della torta sta nella preparazione, stesura e cottura dell'impasto percui ci vuole un pò di esperienza o almeno un pò di prova.

Il risultato comunque è strabiliante sia con il dolce che con il salato!

Ingredienti sfoglia:
150 gr farina 0
150 gr farina 2
90 ml olio di mais
pizzico di sale
pizzico di curcuma

Ingredienti ripieno:
5 mele renette
1 cucchiaio di malto di orzo o riso
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di curcuma
1 pizzico di noce moscata
succo di 1 limone

Procedimento:
Tagliare le mele a fettine molto sottili e metterle in una ciotola. "Condirle" con il succo di limone, il malto e le spezie. Lasciate insaporire per almeno 1/2 ora.
Preparare l'impasto mescolando le due farine, il sale e la curcuma.
Aggiungere l'olio e sfarinare con le mani. A questo punto aggiungere poca acqua freddissima. Davvero poca, il minimo indispensabile per fare in modo che la pasta stia insieme. Lavoratela il meno possibile perchè non deve scaldarsi.
Una volta ottenuto un impasto che sta insieme, mettetelo in frigo per un'oretta.
Tutti questi impasti devono riposare, è importante per la buona riuscita del dolce!
Trascorsa la mezz'ora, preparate già il forno caldo a 180°. Stendete metà dell'impasto molto fine con un mattarello cercando di lavorarlo il meno possibile. Disponete l'impasto in una tortiera foderata con carta da forno e fare qualche bucherello.
Disponete ora le mele sulla sfoglia, schiacciandole un pò.
Se notate che rilasciano molta acqua conviene aggiungere un pò di pangrattato o qualche biscotto sbriciolato per evitare che in cottura fuoriesca troppo liquido.
Stendete anche l'altra metà dell'impasto e ricoprite completamente la torta. Fate aderire i bordi e saldateli tra loro.
Fate i classici tagli al centro, tipici di questa torta, che impediranno all'impasto di gonfiarsi troppo.
Spennellate, a piacere, la superficie della torta con del malto di riso misto ad acqua.
A questo punto riponete la torta in frigorifero per un'altra mezz'ora, deve essere molto fretta.
Infornatela poi per 25-30 minuti a 180°. Quando la sperficie diviene dorata, la torta è pronta.
Fatela raffreddare completamente prima di assaggiarla e buon appetito!!
Ottima accompagnata da una cremina alla vaniglia....yum!!!

7 novembre 2010

Panini al vapore ripieni con salsa all'uva fragola


W il pane al vapore!!!
E' una bellissima scoperta! Non troppo complessa da realizzare, buona e soprattutto non porta con se tutte le solite problematiche dei "prodotti da forno".
La macrobiotica consiglia di limitare i prodotti da forno in quanto troppo secchi e duri, la cottura in forno è considerata estremamente yang.
Se però si ama il pane, come è facile in Italia, sarà ben difficile rinunciarvi.
E' una buona idea quindi alternare il pane normale a quello cotto al vapore!
Questa è una versione ripiena che diventa un ottimo piatto unico, ma si può anche fare un pane liscio da usare come accompagnamento o, perchè no, alla mattina per colazione.


La salsa che vi propongo qui è STREPITOSA!! Fortunatamente quando l'ho preparata(un mesetto fa) avevo ancora un pò di uva fragola nell'orto e ho usato quella. Insuperabile!!

Ingredienti per 4 (pane)
100 gr farina integrale
100 gr farina 0
5 gr erbe tritate miste (facoltativo)
8 ml acqua
3 gr sale
2 gr lievito di birra

Farcia
ragù di seitan

Salsa:
300 gr uva fragola
1 gr cannella
2 gr cacao
2 gr pepe
20 gr aceto di vino rosso
pizzico di sale

Preparazione:
Impastate le farina con il lievito, l'acqua e il pizzico di sale. Lavorate per 5 10 minuti almeno, finchè il composto non sarà più appiccicoso. Lasciate lievitare fino al doppio del volume, aggiungete le erbe e dividete l'impasto in 4 parti.
Stendete l'impasto in cerchi alti circa 1cm. Ponete al centro un cucchiaio di ragù e richiudeteli ben bene a palla. Questo passaggio è un pò critico, magari aiutatevi bagnando un pò l'impasto ai bordi. In questo modo si chiuderà più facilmente!




Fate lievitare nuovamente fino al doppio del loro volume e in un ambiente possibilmente tiepido (circa 25°).
Cuoceteli poi a vapore per 15 minuti. Se non avete una vaporiera, potete usare una pentola con dell'acqua bollente sul fondo. Ponete nella pentola un cestello e adagiatevi i panini sopra un pezzo di carta da forno.
Tenete la pentola chiusa con un coperchio durante la cottura.

Per la salsa, frullate l'uva fragola e passatela con un passino o un colino. Aggiungete cannella e cacao e un goccio di aceto di vino (meglio se balsamico).
Favolosa e semplice!! Inondate i vostri panini e buon appetito!!!

5 novembre 2010

Tortelli al cacao con ripieno di seitan e patate


In realtà la particolarità di questi tortelli sta nell'impasto e non tanto nel ripieno che infatti è stato composto un pò a casaccio con del seitan autoprodotto e fatto saltare in padella con le cipolle. Ho aggiunto poi una patata cotta schiacciata, un pò di azuki che avevo avanzato e del lievito alimentare in scaglie.
Avevo una voglia matta di far tortelli...e son venuti anche carini grazie al coppino apposito!!

Nevvero???!!

Anche per il sughetto devo mettervi sull'attenti. Quello che vedete nella foto è un appetitoso condimento fatto con panna di avena e verdurine saltate...ma dato che ho fatto troppi tortelli, ne ho lasciati un pò crudi e la sera ce li siamo mangiati a mò di ribattino conditi solo con olio aglio e salvia....erano trecentocinquantamila volta più buoni!!!! Era la loro morte! Percui se volete fateli con le verdurine ma io vi consiglio olio e salvia tutta la vita!!!

Ingredienti per 50 tortelli:
50 gr cacao amaro
200 gr semola di grano duro
100 gr farina tipo 2
acqua q.b.
pizzico di sale

Per il ripieno...leggasi quanto detto in precedenza, ma se volete delle dosi per questi tortelli vi direi non più di 200 gr di seitan e una patata media!

Preparazione:
Bè piuttosto semplice, chevvelodicoaffà?! Mescolate le farine e il cacao con il pizzico di sale. Aggiungete l'acqua e formate un impasto morbido ma non appiccicoso.
Stendetelo con molta pazienza il più sottile possibile. Non preoccupatevi che tiene...non si rompe!
Io ho comprato da tempo questi bellissimi coppini ma se non li avete potete usare un bicchiere e poi chiuderli a mano!
Attenzione ovviamente a non mettere troppo ripieno. Un cucchiaino per ogni tortello e non di più!
Fate bollire i tortelli in acqua abbondante e salata finchè non vengono a galla. Io in genere li lascio lì ancora un paio di minuti, non li tolgo appena salgono!
E poi, se volete seguire il mio consiglio (sississsi) scaldate in un tegamino un pò di olio extra vergine, con della salvia e dell'aglio e poi saltatevi i tortelli, con un pò di lievito alimentare in scaglie....oddio svengo, che goduria!!!!!!!!!! Bon Apetììì!

22 ottobre 2010

Uno strudel un pò insolito...



Perchè insolito? Perchè insieme al classico ripieno di frutta, uvette e pinoli ci ho aggiunto la zucca! Ne era avanzato un pezzo cotto al forno e, dato che la zucca di per se è una verdura dolce perchè non aggiungerla allo strudel?! L'esperimento ha dato buoni frutti...anzi dovrei dire buoni ortaggi? :-D
Chiedo scusa per la foto che è temporanea!! Il problema delle foto in effetti è importante, le mie sono molto amatoriali e poco belle..avete qualche suggerimento per far qualche foto carina? che luce è meglio usare? sicuramente non quella che ho usato io stamattina alle 7...vero? :-)

Ingredienti per la pasta:
150 gr farina tipo 2
50 gr fiocchi d'avena
3 cucchiai di olio di mais
1/2 bicchiere di succo di mela per impastare
2 cucchiai di malto d'orzo o di riso
buccia di limone grattuggiata q.b.
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno:
1 mela (circa 200 gr)
1 pera (circa 200 gr)
200 gr zucca cotta
2 cucchiai di frutta secca a piacere (io ho usato anacardi e pinoli)
2 cucchiai di uvetta
3 prugne secche a pezzettini
1 cucchiaino di cannella in polvere
buccia di limone grattuggiata q.b.
1 cucchiaio di pangrattato
1/2 bicchiere di succo di mela

Preparazione:
Miscelare le farine, il sale, la buccia di limone e il bicarbonato, aggiungere l'olio e sfregare bene con le mani per ottenere un composto sabbioso.
Aggiungere il malto e il succo di mela (lentamente quest'ulimo, potrebbe non servirvi tutto! regolatevi impastando) e lavorate fino ad ottenere un composto liscio che non appiccichi.
A parte in un pentolino fate cuocere la frutta tagliata a pezzetti con tutti gli altri ingredienti tranne il pangrattato. Cuocete 5-10 minuti poi aggiungete il pangrattato. Mescolate e mettete su un piatto per far raffreddare piu in fretta.
(attenzione! non mettete il ripieno caldo nell'impasto perchè lo scioglierà!)
Stendete l'impasto molto sottilmente, disponetevi al centro il ripieno tiepido e chiudete lo strudel bagnando un pò i lembi dell'impasto.
Pennellate eventualmente lo strudel con del malto.
Infornate in forno già caldo a 180° per 20 minuti e prima di servire spolverate con cacao, cannella o come ho fatto io con un pò di crema di mandorle bianca (che goduria!!)

8 ottobre 2010

Un pranzo di lavoro...

Ieri ho preparato un pranzo di lavoro per il mio capo, che avete ospiti. Non è il primo che realizzo ma penso mi sia venuto abbastanza bene, sia perchè mi hanno fatto i complimenti (modestamente hehe) sia perchè i piatti sono ritornati spazzolati e tirati a lucido...percui è sicuramente piaciuto tutto!!

Ecco il menu che ho preparatooooooh.....

Entree: crema verde aromatizzata al papavero e salvia


Primo piatto: Riso piccante alle noci


Secondo: tortino ai broccoli e pistacci con chips di zucca e maionese di anacardi


Dolce: mousse cioccolato e peperoncino

29 settembre 2010

Sbrisola di fiocchi d'avena alle prugne


Uauuuu!! Che buona questa torta...!! La pasticceria naturale è una cosa favolosa, ogni volta mi sorprende. Senza uova, burro, latte nè zucchero si fanno lo stesso delle prelibatezze, come questa!! Velocissima da fare, bella e buona!!
Le mie dosi sono per una tortiera piccola (18 cm) percui se volete farla più grande raddoppiate, ma cercate di non sballare le dosi altrimenti non è la stessa cosa! ;)

130 fiocchi d'avena
40 gr mandorle tritate
40 gr semolino (o anke farina di mais fioretto)
70 ml malto di riso
60 ml olio di mais
20 ml acqua
cannella, buccia di limone
pizzico di sale
pinoli per decorare

per il ripieno:
4 prugne secche
4 albicocche secche
buccia di limone

Preparate la marmellata per il ripieno. Fate cuocere le prugne, le albicocche e un pezzo di buccia di limone in acqua per 10 minuti, poi frullate finemente e otterrete una crema densa e già buonissima così.
Mischiate insieme tutti gli ingredienti asciutti (farine, mandorle, sale, cannella) da una parte e quelli fluidi (malto, olio, acqua, buccia di limone) da un'altra. Poi unire il tutto, ottenendo un composto abbastanza friabile.
Stendete la carta da forno nella tortiera e create uno strato con 3/4 dell'impasto, premendo per bene e cercando di fare ovunque lo stesso spessore.
Nella zona centrale mettete la marmellate, lasciando un paio di cm al bordo. Sbriciolate l'impasto rimanente aggiungendo qualche pinolo o mandorla e mettetelo sopra la torta "a pioggia".
Infornate a 180° per 20-25 min (se la torta è grande, 30 min) finchè non è bella dorata!
Non fatela troppo in anticipo perchè teme l'umidità. I fiocchi d'avena tendono ad assorbire liquido e la torta perde di croccantezza....quindi...sbafatela subito!!! :))

25 settembre 2010

Zuppa di spinaci al cocco e uvetta



Rieccomi a bloggheggiare, spero come si deve.
Ormai siamo in autunno. Fuori diluvia, le ferie sono un bel ricordo e abbiamo tutti ripreso il solito tran tran (anzi io direi traIn traIn, visti i viaggi da pendolare!!).
Per me è periodo di zuppe! Nell'ultimo mese mi ci sono dedicata minuziosamente e alla fine ho messo nero su bianco una ventina di zuppe, tiepide e cremose, ovviamente tutte vegane! Vi dò un primo assaggio che porta con se ancora qualche nota estiva, grazie al cocco e un pò alle uvette. E' un ottimo piatto unico, specialmente se abbinata a un piatto di cereali semplici, che l'accompagnano, o a una fetta di buon pane!

Ingredienti x4:

2 C olio sesamo
150 gr porro a fette sottili (2 mm)
2 spicchi aglio schiacciato
1 c (3gr) coriandolo tritato
1 c (3gr) curcuma in polvere
2 C (20 gr) polpa di cocco
500 gr spinaci freschi
20 gr uvetta
50 gr piselli
40 gr farina di riso
kuzu 3 gr (solo se necessario, per addensare ulteriormente)
6 gr sale

Preparazione:
Pulire le foglie di spinaci e tagliarle grossolanamente. In una pentola soffriggere nell’olio l’aglio intero e il porro tritato. Cuocere 3 minuti poi aggiungere il coriandolo tritato, la curcuma. Unire anche gli spinaci e farli appassire per 2 minuti. Coprire poi con acqua bollente o brodo vegetale.
Portare ad ebollizione ed aggiungere la polpa di cocco sbriciolata, le uvette e i piselli. Cuocere a fiamma media per 5 minuti. Aggiungere anche la farina di riso a pioggia, mescolare benissimo e cuocere altri 5 minuti.
Salare la zuppa, far andare 1 minuto a fuoco basso per amalgamare i sapori. Il risultato deve essere una zuppa cremosa. Se risulta troppo liquida aggiungere il kuzu precedentemente sciolto in un pò di acqua fredda, poi unito alla zuppa e fatto sobbollire per 2 minuti.

Vi consiglio di abbinarlo a un piatto di miglio con menta tritata e nocciole tostate a pezzettini!!

31 agosto 2010

VEGANCH'IO 2010!

Veganch'io 2010

Anf, sono appena tornata dalle vacanze e, anche se un pò in ritardo, segnalo l'evento del mese!! Il VEGANCH'IO 2010!
Quest'anno si terrà a Vimercate, nell'area feste di Via degli Atleti.
Saranno 3 giornate intense ed interessanti, coronate da ottimo cibo vegan! In cucina ci sarò anche io ad aiutare percui...non potete mancare!!

Per info: www.veganchio.org

28 luglio 2010

Miglio in salsa alla menta


Preparo spesso questa ricetta al lavoro e mi sono resa conto che non l'ho mai postata!
Ha un grande successo, generalmente piace a tutti e il profumino di menta è super azzeccato!
Io la uso con il miglio ma penso sia ottima anche per condire la pasta o il riso! Altrimenti si può spalmare sul pane perchè resta proprio cremosa (io ne faccio sempre un pò di più così ci scappa qualche tartina di antipasto!!) o al contratrio, diluito con un pò di acqua calda, diventa un'ottima zuppa vellutata!!
Provatela e fatemi sapere se vi è piaciuta!!

Ingredienti per 4:
280 gr miglio
150 gr spinaci
1 cipolla
1 cucchiaio di miso
2 cucchiai di olio e.v.o.
1 mazzetto di prezzemolo
20 foglie di menta fresca
1 foglia di alloro
sale

Cuocere il miglio in acqua bollente, poi scolarlo e metterlo da parte. Saltare la cipolla tagliata a dadini nell’olio, aggiungere gli spinaci, l’alloro e bagnare con un pò di acqua. Far cuocere 10 minuti poi aggiungere prezzemolo, menta e un pizzico di sale. Sciogliere il miso in un pò d'acqua tiepida e aggiungerlo al resto. A questo punto trasferire tutto in un recipiente e frullare con il minipimer.
Usare la salsina per condire il miglio!
Suggerimento: Sopra ci sta benissimo una grattuggiata di mandorle tostate!

26 luglio 2010

Mousse fragola e pesca e Cortevecchia


Lunga assenza, ma sono di ritorno..anche se per poco!
Il silenzio si è protratto un pò troppo perchè ho avuto il piacere di andare una settimana a Cortevecchia con La Sana Gola, ad aiutare in cucina!!
Cortevecchia è una tenuta di 2300 ettari in piena toscana, in prov di Grosseto. Un luogo splendido, immerso nel verde delle colline toscane. Dovunque girassi lo sguardo, vedevo solo colline, ulivi, vecchi casali e ogni tanto qualche trattore all'opera. Un posto fuori dal mondo dove il relax regna sovrano....a patto che tu non sia un cuoco!
Infatti per noi dello staff non è stata proprio una settimana rilassante! Sveglia alle 6.30, alle 7 via in cucina dove si rimaneva fino alle 3 del pomeriggio. Poi un paio di ore di pausa in piscina e di nuovo a spadellare, servire, riassettare fino a tarda sera! E' stato molto intenso ma bellissimo!
A questo punto bisogna mettere qualche bella foto per dare l'idea del posto!





E veniamo alla ricetta di oggi!
Un semplice kanten frullato in modo da ottenere una bella mousse fresca che non ha niente da invidiare a un sorbetto, troppo zuccheroso per i miei gusti!
Avevo delle fragole e delle pesche, ma viene ottimo anche con l'anguria, con il melone, con le prugne...viva la stagione della frutta!

Ingredienti per 4:
600 ml succo di mela limpido
3 c agar agar in polvere
1 c kuzu (facoltativo)
100 ml panna di avena
1 pesca
1 cestino di fragole fresche
pizzico di sale

Preparazione:
Mettete a bollire il succo di mela con l'agar agar e il pizzico di sale. A parte sciogliete il kuzu in un pochino di acqua fredda. Quando il succo bolle, aggiungete il kuzu sciolto e mescolate un paio di minuti. Spegnete il fuoco e versate il tutto in una terrina. Aggiungete subito la frutta tagliata a pezzetti e la panna.
Lasciate raffreddare per bene in frigo per almeno 2 ore, finchè il kanten non sarà ben sodo.
A questo punto frullate tutto fino ad ottenere una mousse che potete decorare con ciò che volete: uvette, granella, biscotti sbriciolati.....CHE BUONAAA!! freschissima e ottima per merende e fine pasto!

Ora una settimana di tran tran quotidiano e poi la prossima tappa è una settimana al Volo della Rondine, che quest'anno propone le vacanze in Cilento, a Marina di Camerota! Lì però non sarò parte dello staff ma cliente al 100%!!!! E subito dopo discesa verso Vieste per trascorrere un'altra settimana all'insegna, già lo so, di orecchiette e solanacee...ma direi che per una volta ci sta!! :)

7 luglio 2010

Crostata rustica con crema pasticcera e pesche al vino


Ho voglia di fare dolci...non so se è normale, insomma torno dal lavoro (io di lavoro cucino) e mi viene voglia di cucinare...sono senza speranza! Non smetterei mai!
E a proposito sono eletrizzata perchè dal 17 al 24 Luglio sarò con La Sana Gola a Cortevecchia ad aiutare in cucina! Non vedo l'ora!!
Però c'è un problema...lo vedete il bordo della crostata? Non mi piace! Mi servirebbe un corso per bordi di crostate vegan...non mi viene mai perfetto, mannaggia!
Ma bando all'estetica, questa crostatina è una bomba! La base è sempre la solita che potete trovare: qui.
L'ho cotta vuota, con dentro ceci e fagioli secchi per evitare che si alzasse troppo. Poi ho preparato una cremina pasticcera alla vaniglia e curcuma e delle pesche macerate e cotte nel vino rosso...libidinoso!!

Ingredienti:
base per crostata (vedi spiegazione sopra)
per la crema:
400 ml latte di riso
50 gr farina di riso
1/2 bacca di vaniglia (quella lunga nera)
1 cucchiaino di agar agar
2 cucchiai di malto d'orzo o di riso
1 cucchiaino di curcuma

Per la frutta:
3-4 pesche mature
300 ml di vino rosso a piacere

Preparazione:
Mentre la crostata cuoce nel forno (meglio se il forno sta in cantina, altrimenti la potete fare di sera...in questo periodo la sera è bella fresca e avreste una colazione bell'eppronta!) pulite e tagliate le pesche a fettine e lasciatele macerare nel vino rosso per almeno una mezz'ora.
Mettete in un pentolino il latte di riso con tutti gli altri ingredienti della crema tranne la farina che aggiungerete quando il tutto comincerà a bollire. Mescolate bene con una frusta o aiutatevi con il minipimer per eliminare eventuali grumi. Fate bollire 5 minuti poi spegnete la fiamma.
In un pentolino antiaderente cuocete le pesche con il vino di macerazione. Fatele andare circa 10 minuti, se sono mature basta anche meno, e fate asciugare tutto il liquido.
Quando la crostata è pronta, lasciatela raffreddare un pò poi versate nel centro la crema preparata in precedenza. Non lasciatela raffreddare troppo prima di aggiungerla alla torta altrimenti diventerà un budino e poi sarà difficile stenderla.
Mettete in frigo per 10 minuti in modo che la crema si rapprenda.
Infine, disponete le pesche sopra la torta a vostro piacimento. Lucidate i bordi della crostata con del malto sciolto in un pò d'acqua tiepida!
Ottima per la colazione ma anche come fine pasto estivo, è molto fresca e il contrasto della curcuma con l'asprino delle pesche è una meraviglia!

1 luglio 2010

Dolcetti al profumo di cocco


Sono sparita per un pò! Ho un pò di ricette in arretrato da postare e vedrò di rifarmi questo mese!
Finalmente la scorsa Domenica ho sostenuto l'esame di cuoca alla Sana Gola...sono felicissima!! Che tensione...non pensavo, e invece ero tesa! Mi sono stati assegnati la zuppa di miso e le scaloppine di seitan al limone. Entrambi classici, ed è andata bene! Dopo l'esame tra le chiacchiere ci siamo sbafati i piatti preparati nel corso della mattinata, ma quanto budino ho mangiato?! Che buono!
Adesso sono ufficialmente cuoca LSG, spero sia l'inizio di tante belle esperienze!

Ma veniamo a noi. Sto continuando a provare le ricette dei biscotti del libretto che ho acquistato il mese scorso (Biscotti al naturale, di Boscarello) e anche questa prova è andata a buon fine. La consistenza è friabilissima, la mandorlina sopra ci sta benissimo e poi sono anche carini da vedere!

Ingredienti per circa 40 dolcetti:
200 gr farina semintegrale
50 gr farina di riso
80 gr malto di orso o riso
60 ml olio di mais
70 ml latte di riso
1 cucchiaino di cannella
buccia grattuggiata di 1/2 limone
8 gr cremor tartaro
30 gr cocco grattuggiato o polpa di cocco (100% cocco)
mandorle intere per guarnire (una per biscotto)
pizzico di sale

Preparazione:
Mescolate in una ciotola le farine, il lievito, la buccia del limone, la cannella e il sale. Se usate il cocco grattuggiato aggiungetelo alle farine, se usate la polpa, scioglietela nel latte di riso.
Unite agli ingredienti l'olio e il malto miscelate in una ciotola con il latte di riso. Amalgamate il tutto e versate su una spianatoia. Lavorate con le mani l'impasto fino a ottenere un panetto omogeneo e morbido. Lasciatelo riposare in frigo per una mezz'ora.
Formate con l'impasto delle palline e schiacciatele un pò tra le mani. Appoggiatele su una teglia rivestita di carta da forno e decorate ogni dolcetto con una mandorla.
Cuocete in forno caldo a 180° per 10-15 minuti, finchè saranno dorati.

6 giugno 2010

I caromut!


Sabato all'incontro tenutosi a Cascina Rosa c'era un bellissimo banchetto che vendeva libri e appena l'ho visto...l'ho comprato all'istante! Un libricino sui biscotti al naturale! Eccolo >qui<

Ci sono su davvero tantissime ricette di biscotti vegan, senza zucchero nè altri dolcificanti raffinati. Si usa principalmente il malto di mais, che io però sostituisco sempre con malto di riso o di orzo.
Le idee sono davvero tante e le ricette sono suddivise in base ai cereali: ci sono ricette con il grano, con il farro, con il riso, con il kamut, con il mais e con il miglio!

Dato che mi erano avanzate giusto delle carote e un pò di farina di kamut mi sono lanciata subito nella prova di una ricetta: i CAROMUT! Che bel nome! In più li ho decorati con un pezzetto di ciliegia fresca. Grazie al cielo ho un forno in cantina, altrimenti avrei già bandito la cottura in forno da un pò, con sto caldo!

A dire la verità sono stata boicottata dal cremor tartaro che, per la seconda volta, non mi ha fatto lievitare l'impasto. E' strano perchè non è nè scaduto nè vecchio, ma sta di fatto che una bustina non ha fatto smuovere l'impasto neanche di mezzo millimetro.

L'ho comprato al Gigante per comodità ed economia, vorrà dire che ritorno a prendere quello del naturasì...maledetti!

Non vi dico poi le litigate con la sacca da pasticcere...in effetti se si chiama così ci sarà un motivo...chi non è pasticcere dovrebbe ben guardarsi dall'usarla?! La mia impressione è stata quella, perchè tra pezzetti di nocciole incastrati, bolle d'aria che facevano esplodere l'impasto e fuoriuscite misteriose da tutte le parti, ho insozzato per bene tutta la cucina e anche la sottoscritta...! Mah!!

I biscottini comunque sono molto carini e anche buoni buoni, adoro i dolcetti alle carote!

Ingredienti:
250 gr farina di kamut
150 gr malto di riso o orzo
150 gr carote pulite
50 gr nocciole tostate
60 ml olio di mais
50 ml acqua tiepida o succo di mela
18 gr cremor tartaro
1 manciata di ciliegie
buccia di mezzo limone
1 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale

Preparazione:
Frullte 10 secondi le carote col sale, la cannella e la buccia di limone. Unite le nocciole e azionate ancora, infine aggiungete l'olio e il malto e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite la farina e il lievito mescolati e l'acqua. Lavorate fino ad ottenere un impasto morbido che metterete nella tasta da pasticcere (e qui inizia il pasticcio!). Spremete sulla teglia formando dei bastoncini, delle S o delle spirali.
Decorate ciascun biscottino con un pezzetto di ciliegia.

Cuocete i biscotti nel forno caldo a 190° per 15 minuti circa. Lasciateli intiepidire e serviteli!

ps. sono contenta di dire che la torta pere e zenzero è stata venduta subito, meno male!

4 giugno 2010

Crostata Pere e Zenzero per Cascina Rosa


Finalmente è Giugno! Il che significa, secondo me, che ormai è estate! Giugno porta con se tutte le festicciole e sagre dei dintorni, le prime gite in piscina, le prime tintarelle...insomma ti prepara per il solleone di Agosto.
E a proposito di eventi, domani a Milano si terrà Cascina Rosa aperta, dalle 9.00 alle 17.00 presso Cascina Rosa, via Vanzetti 5, Milano.
Il programma è interessante, ci saranno conferenze a cui interverrà tra gli altri il dott. Franco Berrino, si potranno praticare attività fisiche e provare massaggi shiatsu, tuina e molti altri.
E poi, cosa per me più importante...la pappa!! Si fa colazione, pranzo e merenda inseme, il tutto preparato dallo chef dell'associazione L'ordine dell'universo (www.lordinedelluniverso.it) che, a mio parere, è uno dei migliori nel suo campo.

Per l'occasione si possono portare dolci fatti in casa, che verranno venduti e il cui ricavato andrà al progetto Diana 5!
L'anno scorso non ero riuscita a preparare nulla ma stavolta si!! Per l'occasione ho fatto una crostata pere e zenzero. Dato che l'ho dovuta preparare oggi ho evitato frutti troppo delicati come fragole e ciliegie fresche...anche se mi attirava l'idea!

Ecco la ricetta, ovviamente secondo i criteri della macrobiotica!

400 gr farina di Kamut
100 gr farina di riso
100 gr farina di mandorle
5 cucchiai olio di mais
3 cucchiai di malto d'orzo
300 ml succo di mela
2 pere grandi
1 pezzo di zenzero fresco (circa 10 gr)
1 cucchiaino di agar agar
buccia di un limone bio
1 cucchiaino di bicarbonato
sale marino integrale

preparazione:
la crostata è sempre la solita: prima gli ingredienti secchi ovvero farine, bicarbonato e sale. Aggiungiamo anche la buccia di limone grattuggiata tenendone da parte un pò per la cottura delle pere. Aggiungiamo l'olio, lavoriamo bene con le mani. Aggiungiamo poi anche 1 cucchiaio di malto e mescoliamo. Amalgamiamo il tutto con succo di mela fino ad ottenere un impasto liscio che lasceremo riposare in frigo per una mezz'oretta.
Nel frattempo laviamo e sbucciamo le pere. Tagliamole in quarti e cuociamole per 15 minuti con 100 ml di succo di mela, 1 cucchiaio di malto, un pò di buccia di limone e lo zenzero.
Togliamo la nostra frolla dal frigo, stendiamola per bene e rivestiamo una tortiera precedentemente unta con olio e spolverata con farina o pangrattato.
Disponiamo sopra l'impasto del fagioli secchi o d'argento (si trovano nei negozi di casalinghi) che impediranno alla crostata di crescere troppo. Inforniamo così l'impasto per 15 minuti a 180 gradi.
Intanto scoliamo le pere tenendo da parte il liquido di cottura.
Tagliamo le pere a fettine e lasciamole raffreddare.
Trascorsi i 15 minuti di cottura, togliamo la crostata dal forno. Eliminiamo i fagioli dall'impasto.
Spalmiamo un cucchiaio di malto d'orzo sul fondo della crostata e poi disponiamoci sopra le fettine di pera. Se volete decorate un pò i buchi rimasti con dell'altra pasta o delle nocciole, mandorle, o ciò che preferite.
Ripassate in forno altri 10 minuti sempre a 180 gradi.
Quando la torta sarà ben dorata toglietela dal forno e lasciatela raffreddare. A questo punto prepariamo la gelatina utilizzando il liquido di cottura delle pere, precedentemente filtrato.
Aggiungiamo quindi al liquido 1 cucchiaino di agar agar in polvere e portiamo ad ebollizione. Spegnamo e versiamo il liquido sulla torta. Quando raffredderà, diventerà gelatina.

Consiglio di preparare la torta un pò in anticipo perchè come tutte le crostate...più riposa più è buona!

Bon apetììììì! :)

18 maggio 2010

Tortina di fragole con "crema pasticcera" di Cascina Rosa


Finalmente cominciano a vedersi le fragole...quelle vere, non le "zucche" che si trovano in giro già a Febbraio! Nel mio orto sono ancora verdi, ma con il freddo dei giorni scorsi è comprensibile...percui non vedo l'ora di riprovare questa tortina semplicissima con le mie fragoline.
E' una ricetta molto sana e macrobiotica, percui è ottima se siete in un periodo di disintossicazione tipicamente primaverile ma avete voglia di un dolcetto da forno. E' completamente senza zucchero, ma davvero il gusto dolce non manca.

La ricetta è dello chef dell'ordine dell'universo, un'associazione macrobiotica di Milano che organizza spesso cene a Casina Rosa, dove partecipa anche il Dott. Berrino con interessantissimi interventi.
Vi copio la ricetta pari pari, ma se siete incuriositi visitate il sito per intero perchè ci sono molte iniziative interessanti come la prossima, a cui io parteciperò sicuramente:

Cascina Rosa aperta, Domenica 5 Giugno 2010 dalle 9.30 alle 17

Sul sito L'ordine dell'universo trovate tutte le indicazioni!

..e ora veniamo alle note dolci:

PER LA BASE
3 tazze di fiocchi d’avena
1½ di farina integrale
3 cucchiai di olio di mais
Un pizzico di sale marino
2 tazze di succo di mela

Mescolate assieme prima gli ingredienti asciutti, poi aggiungete l’olio e stemperate con le mani. Aggiungete il succo di mela ed amalgamate bene il composto e stendetelo in una teglia da forno precedentemente oliata. Cuocete in forno per 30 minuti circa a 180°.

Se pensate di farcirla con della frutta cotta o del purè di zucca cuocetela per 10-15 minuti da sola, farcitela e rimettetela in forno per altri 25-30 minuti.

INTANTO PULITE LE FRAGOLE E TAGLIATELE A META’
CREMA PASTICCERA
3 mele sbucciate e tagliate a fette
½ tazza di uvette o di albicocche secche
2 tazze di acqua
2 tazze di succo di mela
Un pizzico di sale marino
3 cucchiaini di crema di mandorla bianca
Agar agar (per le quantità leggere le istruzioni sulla confezione)

Mettere gli ingredienti in una casseruola e una volta portato a bollore far cuocere per una decina di minuti.
Lasciar raffreddare fino a che il composto non risulterà indurito. A questo punto mettere il tutto in un frullatore e frullare fino ad ottenere una crema.



ASSEMBLAGGIO
Versare la crema sulla torta, sistemare le fragole sopra la crema e volendo si possono lucidare le fragole con un po’ di succo di mela e kuzu .

6 maggio 2010

Involtini di primavera alla menta


No no, non hanno niente a che fare con gli involtini primavera che si mangiano al ristorante cinese!!
Preparo spesso involtini di questo genere usando sia il cavolo cinese che la verza, vengono sempre buonissimi, sarà che mi piacciono anche da vedere e mi invogliano!
Anche se non sembra, siamo in primavera inoltrata e in giardino la menta sta avendo il sopravvento, percui ogni tanto la utilizzo nelle preparazioni, è molto fresca e mi piace! Se proprio vogliamo esagerare, quando ho addentato uno di questi involtini mi sono venuti in mente i culurgiones, quei buoni ravioli sardi (non vegan ovviamente) con patate, menta e formaggio. Sarà stata la menta e la consistenza morbida del ripieno, ma li ho proprio graditi!
Poi penso anche che siano una buona alternativa per far mangiare ai bambini verdure, riso e fagioli in un modo un pò più divertente!

Per 4 persone (12 involtini)
12 foglie di cavolo cinese
200 gr fagioli lessi o ceci lessi
100 gr riso integrale cotto (io l'avevo avanzato)
1 cucchiaio di fiocchi d'avena
4 foglie di menta fresca
1 cucchiaio di tamari
1 cucchiaio di olio e.v.o.
pangrattato

Preparazione:
sbollentate in acqua salata le foglie di cavolo, per 1-2 minuti al massimo. Mettete poi in frullatore il riso, i fagioli, la menta tagliuzzata finemente, il tamari. Frullate, poi assaggiate e regolate di sale. Aggiungete anche i fiocchi d'avena che aiuteranno l'impasto a restare più sodo. Frullate per un altro mezzo minuto.
Scolate le foglie di cavolo e disponeteli su fogli di carta assorbente per togliere l'acqua in eccesso. Ponete un cucchiaio di ripieno sulla parte bianca della foglia (la costa) e arrotolate. Disponete gli involtini un una teglia unta con olio e.v.o. e cospargeteli di pangrattato e un filo di olio.
Metteteli in forno a 180° per una ventina di minuti poi se preferite lasciateli anche qualche minuto sotto il grill.
Buon appetito!

1 maggio 2010

IL SEITAN fatto in casa

E’ giunto il momento di condividere il rito del seitan casalingo! Dopo tre anni di vita, il blog è abbastanza maturo per ospitarlo!
Avete capito bene, più che una ricetta è un vero e proprio rito, un po’ come quello del tè per i giapponesi! Ci sono diverse fasi e tempistiche da rispettare, ma una volta capito il meccanismo il gioco è fatto!
Direte voi…perché mettere sotto sopra la cucina per fare il seitan, quando lo vendono bello e impacchettato al naturasì?! Bè vediamo….il seitan casalingo è..

- mooooolto piu economico
- molto ma molto più buono e saporito
- è personalizzabile perché durante la preparazione potete aggiungerci tutte le erbe e spezie che volete
- dà una soddisfazione indescrivibile
- è l’equivalente di una seduta in palestra per rafforzare le braccia…a costo zero!

Come vedete di motivi ce n’è!!
Se devo essere totalmente sincera, io non amo moltissimo il seitan. Non lo compro mai perché non sento il bisogno di un “sostituto” della carne e se proprio devo variare, preferisto tofu e tempeh perché derivati da legumi, mentre il seitan è glutine di frumento e si sa…non è da consumare molto spesso! Ci sta comunque benissimo per preparare sughi e ragù, secondi piatti per occasioni particolari (come non apprezzare il seitan “tonnato” e gli spiedini?! Slurp!!).
I seitan di buona qualità in giro si trovano, ma io spesso mi imbatto in vere e proprie suole di scarpa percui, ogni tanto mi compro la mia bella farina Manitoba e parto….poi il seitan lo congelo e quando mi serve è lì pronto!

Ma cominciamo….la ricetta che io uso è quella della Sana Gola, che ho imparato al corso di Laboratorio in casa. La farina da utilizzare, come dicevo, è la Manitoba. E’ una farina americana tipo “0” molto ricca di glutine. Se volete utilizzare un’altra farina non succede nulla di strano, solo che vi renderà molto meno, perché come abbiamo detto…il seitan è glutine, e se nella farina c’è poco glutine otterrete poco seitan…semplice no?!

FASE 1: IMPASTO
Per avere una buona dose di seitan, da mangiare una volta e congelare per altre due/tre volte, utilizzate 2 Kg di farina e 1,2 Lt di acqua. Il che significa ovviamente, 600 ml ogni chilo di farina. Io sono arrivata a fare una decina di Kg alla volta ma la montagna di impasto potrebbe avere la meglio sulla vostra forza di volontà percui, 2 Kg per iniziare andranno benissimo!!!



Impastate quindi la farina e l’acqua. Dovrete ottenere un impasto come quello della pizza, liscio e che non si attacchi alle mani. Ve lo dico, all’inizio si attaccherà. All’inizio sembrerà un vero disastro ma non demordete. Continuate a lavorare con energia, per almeno 15 minuti. Date il tempo alla farina di incorporare l’acqua e vedrete che poi…..otterrete questo:



Trascorsi i 15 minuti, riponete l’impasto in una grande ciotola e copritelo di acqua fredda. Lasciatelo riposare così per un’oretta. Può stare anche di piu, anche tutta la notte…ma non meno di un’ora.



FASE 2: LAVAGGIO
Trascorsa anche l’ora, INIZIA IL DIVERTIMENTO!!! Andate al lavandino e lavate l’impasto. E che vuol dire “lavare l’impasto”?!?!?!? Semplice, lasciate l’impasto nella ciotola e continuate a lavorarlo mentre l’acqua gli scorre sopra, a filo.
Per questo passaggio ci sono diverse teorie: alcuni dicono di fare lavaggi una volta con acqua calda e una volta con acqua fredda e in effetti è l’ideale. Altri dicono che viene bene anche usando sempre acqua fredda e anche questo è vero, io ho provato e il seitan è venuto benissimo comunque. Percui vedete un po’ voi, fate le vostre prove.
Il lavaggio farà in modo che tutto l’amido contenuto nella farina lascerà l’impasto e piano piano rimarrà solo il glutine. L’acqua del lavaggio all’inizio sarà bianca come latte, poi man mano diventerà sempre piu limpida (non pensiate sia una passeggiata, servono almeno 30 minuti di lavaggio!). Quando l’acqua sarà limpida potrete fermarvi e passare alla fase di cottura.



FASE 3: COTTURA

Preparate un pentolone di acqua salata e portatelo ad ebollizione. Create delle palle con il seitan (oppure dategli la forma di un salsicciotto, come preferite) e tuffatele in acqua. Lasciate sobbollire per 30 minuti e nel frattempo preparate un’altra pentola con il brodo che darà sapore al nostro seitan. Utilizzate pentole piuttosto ampie, perché durante la cottura il seitan aumenta molto di volume!
Qui c’è la parte creativa, il brodo è a vostro piacimento. A me piace farlo con tamari, alloro, rosmarino e bacche di ginepro e verdurine ma potete utilizzare ciò che preferite, anche lo zenzero ci sta benissimo. In linea generale consiglio di utilizzare sempre dello shoyu o del tamari che contribuiscono a dare un colore bruno al seitan. Dopo i primi 30 minuti di cottura in acqua trasferite quindi il vostro seitan nel brodo bollente e fate andare altri 30 minuti circa. Se qualcosa è andato storto e il vostro seitan non sta insieme, potete avvolgerlo in un panno bianco, ben stretto, e farlo bollire così. Vedrete che si sistemerà!!
Terminata questa cottura di un’ora totale (o anche di più) , il seitan sarà pronto per essere consumato! Tagliatelo a fette e fate delle scaloppine, a cubetti per dello spezzatino, tritatelo per farne del ragù!





Conservazione:
se non volete congelarlo, il seitan cotto si mantiene benissimo in frigo per una settimana, immerso nel liquido di cottura e chiuso ermeticamente. Un contenitore tipo “tapper” va benissimo. Altrimenti potete strizzarlo bene e congelarlo per usi futuri. Congelato dura anche dei mesi!

Per consigli su come cucinare il seitan, trovate qualche ricetta anche qui sul mio blog --> SEITAN
Incredibile, sono riuscita ad arrivare al termine di questo lunghiiiiissimo post! Non vedo più l’inizio…spero di avervi catturati!

18 aprile 2010

video 2: i muffin

Ecco il secondo video che vi propongo con alcune delle ricette più semplici della pasticceria vegan. Con i muffin vegan potete conquistare tranquillamente anche gli onnivori e spaziare su qualsiasi gusto preferiate: cacao, limone, frutta fresca e secca, cocco, cannella...viva la fantasia!! :-) Le dosi del video sono per 16 muffin circa! (lo so, faccio ridere...però è da notare che mi sono data un tono più serio, tra casacca e cappello..!!!)

2 aprile 2010

La pastiera (3)

Buona Pasqua a tutti!!!

Terza versione della pastiera, e direi che è la migliore finora.
Le precedenti erano queste:
La prima con margarina nella frolla (ero ancora in erba eheh)
- La seconda, "rivisitata" più morbida e leggera

Questa è perfetta, un giusto compromesso tra qualcosa di strettamente macrobiotico e qualcosa di più peccaminoso!
E' moooolto consistente percui andateci piano, e poi più rimane lì e più diventa buona!! Se dovete servirla a Pasqua preparatela oggi! Anzi, siete già in ritardo!

Per la frolla:
150 gr farina semintegrale
150 gr farina di riso
100 gr farina di mandorle (o mandorle tritate)
5 cucchiai di olio di mais
50 gr zucchero integrale di canna (in alternativa 100 gr malto)
buccia di 1 limone bio
latte di riso q.b.
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale

Per il ripieno:
1 panetto di tofu (circa 150gr)
100 gr farro perlato
300 ml latte di riso
50 gr tra uvette e albicocche secche tritate
20 gr canditi (giusto per dare un pò di colore)
1 cucchiaio colmo di malto
buccia di 1 limone bio
buccia d 1 arancia bio (in alternativa aroma di arancia possibilmente naturale)
1 cucchiaino di vaniglia
1 cucchiaino di cannella in polvere

Allora, come prima cosa bisogna mettere a bagno il farro per una notte. La mattina cuocete il farro nel latte di riso (rapporto 1:3) con la scorza del limone a pezzetti, per circa 15 minuti finchè il farro avrà assorbito tutto il latte. Aggiungete infine la vaniglia e la cannella.
Fate raffreddare completamente. Nel frattempo preparate la frolla con il solito procedimento: prima tutti gli ingredienti secchi, quindi farine, mandorle, bicarbonato, zucchero e sale. Aggiungete poi l'olio e "sfarinate" bene con le mani. Con il latte bagnate l'impasto fino ad ottenere la consistenza della frolla. Lasciatela riposare in frigo almeno una mezz'ora, mentre terminate di preparare il resto.
Ammollate le uvette e le albicocche in poca acqua calda.
Sbollentate il tofu in acqua per qualche minuto poi frullatelo con 1 cucchiaio di malto e un pò di latte di riso. Frullate a lungo per ottenere una crema densa. Unitela poi al farro cotto e aggiungete i canditi, l'aroma di arancia (o la buccia grattuggiata) e le uvette e albicocche strizzate dall'acqua di ammollo.
Mescolate bene la farcitura.
Riprendete la frolla e stendetene i 2/3, foderate una tortiera con carta da forno e adagiate l'impasto premendo bene sui bordi e bucando la pasta con una forchetta. Togliete l'eventuale pasta in eccesso.
Disponete ora il ripieno all'interno della torta e con la rimanente pasta fate delle strisce o delle decorazioni a vostro piacimento (magari a forma di colomba o di ovetto).
Cuocete per 30-40 minuti a 180° e poi lasciatela riposare almeno una giornata intera prima di azzannarla!!

Vi consiglio di provarla perchè è una favola!!!!

27 marzo 2010

Baci di dama alla nocciola


Seconda versione per questi baci. Li avevo già postati un paio di anni fa qui ma non avevano riscosso un gran successo, forse perchè i dolcificanti non erano appropriati. Usavo infatti uvette e albicocche secche che, pur essendo ben dolci, rendono il biscotto un pò troppo rustico.
Questa nuova versione (thanks to Greta) dei baci di dama è migliore, i dolcetti sono un pochino laboriosi ma direi che ne vale la pena senza dubbio! Vi dico la verità, non sempre escono come dovrebbero. In questo caso la regola della pasticceria che dice "segui le dosi al microgrammo altrimenti va tutto a quel paese" è valida! Specialmente per la dose di zucchero, perchè se ne mettete troppo i baci restano duri, e per il bicarbonato. Non mettendolo i biscotti son troppo secchi, percui è indispensabile. Ma se ne mettete troppo, ecco che l'impasto si gonfia troppo e si "svuota" e i biscotti quando raffredderanno saranno dei massi "distruggigengive" veri e propri. Percui massima attenzione! Con questo dosaggio sono venuti perfetti, morbidi e leggermente gonfi.

per una ventina di baci:
180 gr nocciole tostate e tritate
200 gr farina semintegrale
50 gr zucchero di canna (in alternativa, solo 150 gr di malto)
1 cucchiaio di malto
1 cucchiaio di cacao amaro
4 cucchiai di olio di mais
1 cucchiaino (3 gr) di bicarbonato
pizzico di sale
latte di riso q.b.

per il ripieno:
70 gr cioccolato fondente
1 cucchiaio di latte di riso o acqua

Mescolate in una terrina gli ingredienti secchi (farina, nocciole, sale, bicarbonato, cacao e zucchero). Aggiungete l'olio di mais e fate il solito procedimento di "sbriciolamento" con le mani. Dovete ottenere un effetto a "sabbia bagnata". A questo punto aggiungete anche il malto che avrete prima fatto scaldare, in questo modo sarà più semplice amalgamarlo all'impasto. Infine, aggiungete qualche cucchiaio di latte di riso e impastate, fino ad ottenete una sorta di frolla, piuttosto morbida. L'ideale è avere un impasto che non si può stendere con il mattarello, ma con cui è possibile fare delle "palline".
Formate quindi le "palline" e schiacciatele leggermente su un foglio di carta da forno, in modo da avere la forma di un dischetto. Lasciate abbastanza spazio perchè cresceranno in cottura. Infornate a 180° per circa 15 minuti.
Per la farcitura: sciogliete il cioccolato e aggiungetevi un cucchiaio di latte di riso. Il cioccolato "impazzirà", ed otterrete un effetto cremoso che si manterrà anche quando si sarà tutto raffreddato. Non mettete troppo liquido però, altrimenti al posto di un cioccolato cremoso avrete un cioccolato grumoso e a quel punto o ve lo tenete così o lo buttate, perchè diventa irrecuperabile!
Una volta pronti i biscotti, farciteli con la crema di cioccolato ancora calda. Se ce la fate, lasciateli raffreddare prima di addentarli!! :-)

21 marzo 2010

ritorna la pasta madre: focaccia farcita morbidissima!



Incredibile, sto postando una ricetta salata! ultimamente i dolci hanno il sopravvento e già vi dico che il prossimo post è decisamente dolce e cioccolatoso!

Ma veniamo alla nostra pasta madre, che si sta comportando proprio bene! Ieri ho deciso di preparare una bella focacciona farcita con tofu e verdure, un piatto unico ed è venuta sofficissima!! La ricetta dell'impasto l'ho inventata di sana pianta ma è molto semplice, il tutto sta nella lievitazione e nella lavorazione dell'impasto.

Come si fa?!
Venerdì ho rinfrescato la madre (50 gr pasta madre che avevo in frigo e 50 gr farina semintegrale) lavorando per un buon 10 minuti e ottenendo un etto di pasta madre nuova.

Sabato mattina, alle 9, ho iniziato a impastare i 100 gr con altrettanti di farina semintegrale utilizzando acqua a circa 35 gradi. E' importante la temperatura dell'acqua...io faccio bollire quella del rubinetto poi la lascio depositare in modo che eventuale calcare non vada a finire nel mio impasto compromettendo la lievitazione. Si lascia raffreddare l'acqua fino alla temperatura desiderata e si utilizza facendo attenzione che il deposito non si mescoli nuovamente con l'acqua che andremo a utilizzare.
A questo punto ho impastato per almeno 15 minuti il tutto ottenendo un panetto morbido ma che non si appiccica alle mani. L'ho messo in una ciotola ampia, l'ho coperto con un canovaccio bianco inumidito e l'ho messo in forno con lampadina accesa e temperatura di 25-30° per 3 ore.
Trascorso questo tempo, quindi verso mezzogiorno, ho ripetuto la stessa operazione aggiungendo 200 gr di farina.
Dopo altre 3 ore di lievitazione, verso le 15.30 si ripete l'operazione per l'ultima volta.
Questo passaggio è più critico, perchè bisogna ricordarsi SUBITO di prendere una cucchiaiata di impasto da metter via, che diventerà la prossima madre da rinfrescare. Fatto questo bisogna aggiungere gli ultimi ingredienti ovvero:
200 gr di farina semintegrale
1 cucchiaio di sale sciolto in acqua
4 cucchiai di olio e.v.o.

Questi tre ingredienti vanno miscelati separatamente dall'impasto lievitato. Come prima cosa incorporate farina ed olio sgranando bene con le mani. Aggiungete poi il sale sciolto in acqua e infine anche l'impasto lievitato.
Lavorate per altri 15 minuti facendo prendere molta aria all'impasto, tirandolo bene e giocandoci un pò.
Dividete l'impasto in due, stendetelo ottenendo due cerchi e poneteli a lievitare ancora almeno per un'ora (io li ho lasciati altre 3 ore). Alle 18.30 quindi ho composto la mia torta e l'ho infornata a 180° per 30 minuti.
Meglio mangiarla tiepida percui con gli orari ci siamo..ha tutto il tempo per raffreddarsi!
Con queste dosi potete utilizzare una teglia da 24 o anche 32 cm, basta stendere la pasta più o meno spessa.

Ripieno:
Per il ripieno potete sbizzarrirvi, io ho fatto saltare in una padella un pò di coste, spinaci, piselli con olio, aglio e noce moscata. Ho aggiunto un panetto di tofu sbriciolato. Ho salato e ho amalgamato tutto con un pò di lievito alimentare in scaglie!

15 marzo 2010

ritorna la pasta madre: il panbrioche!


Siiiii! E' tornata!! Grazie a Greta, mia cara compagna di fornelli, ho di nuovo una madre da accudire! Per il momento cresce da matti, stamattina è straripata dal contenitore!!


Come prima ricetta sono andata su un dolce da colazione, ho riprovato l'impasto delle girelle che avevo già postato tempo fa...ho aggiunto:


un pò più di olio (50 gr invece di 30),

100 gr di malto

ho usato esclusivamente farina semintegrale!


Il risultato è ottimo, la pasta è morbida e friabile, se scaldata leggermente è una colazione coi fiocchi!!!!!


Questo nella foto è un croissant ripieno di marmellata..ma ho provato anche a fare dei paninetti rotondi da tagliare e farcire a piacimento, tipo scones...da provare!


6 marzo 2010

doppio budino fragola e cioccolato con granola!


Il budino è un gran classico! E renderlo vegano è un gioco da ragazzi, per poi sbizzarrirsi con i gusti più impensati.

Il cioccolato è sempre gradito dalle mie parti, percui una variante è stata scelta dal pubblico mentre l'altro gusto è stato dettato da un succhino naturale che avevo in casa, alla fragola...dolcificato con succo di mela! Piuttosto buono anche da bere, ma io non sono molto da succhi...specialmente in inverno! Percui l'ho girato in questo budinetto tanto buono e coccoloso!!

Ingrdiendi per 4:

per la parte alla fragola:
250 ml succo di fragola senza zucchero
1 cucchiaino di agar agar
1 cucchiaio di malto di riso
1 cucchiaio di farina di riso
pizzico di sale

per la parte al cioccolato:

25o ml latte di riso
1 cucchiaino di agar agar
1 cucchiaio di malto di riso
1 cucchiaio di farina di riso
20 gr cioccolato fondente a pezzetti
1 cucchiaio di cacao
pizzico di sale
Preparazione:

Le due preparazioni sono identiche: mettete in un pentolino latte di riso, agar agar, malto, sale, cioccolato e cacao. Portate a bollore poi aggiungete la farina di riso a pioggia mescolando bene per non far formare grumi. Far bollire qualche minuto poi spegnere il fuoco e riempire gli stampini per metà.
Mentre il budino al cioccolato si fredda, cominciate a fare la parte alla fragola seguendo lo stesso procedimento. Quando anche questo sarà pronto, versatelo negli stampini sopra al budino al cioccolato che deve essere solidificato almeno un pò, altrimenti i due gusti andranno insieme!

Terminare il raffreddamento e poi guarnire con la granola (la ricetta arriva a brevissimo!)

19 febbraio 2010

Torta di pere e cardamomo


Una ricetta molto easy e anche piuttosto light ma resa molto particolare e profumata dal cardamomo!! E' una spezia poco usata nella cucina italiana, ha un profumo quasi balsamico e si presenta in baccelli, che vanno aperti per trovarvi all'interno dei semi scuri da polverizzare ed utilizzare nelle preparazioni sia dolci che salate.Con le pere il cardamomo ci sta alla grande, ma è ottimo anche con il cacao! Questa tortina è ottima come colazione o spuntino!

Ingredienti per una torta piccola:
180 gr farina semintegrale
40 gr zucchero di canna grezzo (io amo i dolci poco dolci, percui se non siete abituati mettete almeno
60 gr o aggiungete del malto di riso)
2 Cucchiai di fecola di patate
45 ml olio di mais bio
1/2 bicchiere di succo di mela limpido
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
3 baccelli di cardamomo, sgusciati e triturati
2 pere medie
20 gr nocciole a pezzetti
pizzico di sale

Preparazione
In una ciotola ponete farina, fecola, cardamomo triturato, nocciole, sale, cremor tartaro e bicarbonato. In un'altra ciotola mescolate invece l'olio, lo zucchero, una pera tagliata a pezzetti. Amalgamate bene le due ciotole poi unite i contenuti aggiungendo anche il succo di mela per amalgamare bene il tutto.Se usate uno stampo a ciambella come ho fatto io, disponete una pera tagliata a fettine sul fondo, poi verdateci sopra l'impasto livellandolo bene.Infornate a 180° per almeno 25 minuti. Con uno stampo in silicone la cottura è più veloce, con uno stampo tradizionale solitamente servono almeno 30 minuti.

4 febbraio 2010

Tripudio di lamponi by Magie Vegan!




Oggi è il mio compleaaaaaaaanno!!!!!

Percui ecco a voi una torta un pò speciale, ma allo stesso tempo leggera e salutare.

Bella è bella....volevo da tempo fare il tripudio (ricetta che è ormai abbastanza famosa tra i blogger vegani) ma lo strato di panna mi dava decisamente fastidio....come sapete non amo la panna di soia, nè tantomeno la margarina, il burro di soia e cose del genere...
Ma ho trovato un più che degno sostituto!!! Ovvero lo yogurt di soia! Basta lasciarlo sgocciolare in un panno bianco per una notte e il risultato è una crema densa che sembra quasi mascarpone...(qualcuno mi insulterà per questo paragone!) e poi va dolcificata a piacere con del malto o dello zucchero a velo!! Ma buona ma buona ma buona!!!!!!!!!! Veramente il top...!!!

220 gr farina semintegrale
1 cucchiaino di bicarbonato
50 gr di zucchero
50 gr malto + 1 cucchiaio per la crema
100 ml olio di mais
15 ml aceto di mele
1 cucchiaino vaniglia bourbon

225 gr di lamponi freschi
800 ml di yogurt di soia
30 gr cioccolato fondente a pezzetti
30 gr cioccolato fondente sciolto
Preparazione:

La sera prima mettere a sgocciolare lo yogurt in un panno sottile, in modo che l'acqua possa gocciolare via. Preriscaldare il forno a 180 gradi.

Mescolare la farina e setacciate, bicarbonato, zucchero, pezzetti di cioccolato e lievito. Mescolate bene. Separatamente miscelate l'olio, l'aceto, la vaniglia e il malto e sbattere bene con la frusta.aggiungere la purea di lamponi (lasciatene qualcuno intero per la decorazione) e continuare a mescolare.
Versate gli ingredienti liquidi su quelli secchi e mescolate bene, velocemente. Versate nella tortiera unta e infatinata.

Cuocere per circa 30 minuti o fino a che uno stuzzicadenti esce asciutto.

Far raffreddare la torta. Nel frattempo mescolate lo yogurt di soia sgocciolato con un cucchiaio di malto. Quando la torta è fredda spalmate la crema e poi decorate con i lamponi e del cioccolato fuso.


Che bontàààààààààààààààààà!!

24 gennaio 2010

video 1: Crumble di mele


Attenzione! Se non vedete il video avvisatemi, ogni tanto blogspot fa il monello!!

Miei cari, inizio a metterci la faccia! Questo è il primo di alcuni video che vorrei mettere sul blog. Le ricette non sono nuove, sono già presenti sul blog....così se vi perdete un pezzo e non volete rivedere tutto...vi stampate la ricetta direttamente dalla pagina del blog!


Qui trovate la Crumble


Per ora è così, informale...ma poi migliorerò!


Enjoy!! :-)